Marco Andreazza passerà una domenica di Pasqua del tutto diversa dalle altre. Sarà infatti il ggrande ex della partita tra la Solbat Piombino e la sua Libertas: “Per me è una partita particolare. Ho trascorso tre anni a Piombino. Ho contribuito a far crescere la struttura, ho ottenuto buonissimi risultati, ho instaurato rapporti di amicizia dentro e fuori dal campo per cui è ovvio che non sarà una giornata come le altre. Tuttavia, ricordi ed emozioni dovranno svanire alla palla a due perché dovremo essere concentrati per portare via questa partita”. 
La squadra si è allenata bene. La vittoria con Empoli ha riportato un po’ di sereno, non che non ce ne fosse, ma quando vieni da due brutte prestazioni in trasferta in fai fatica a esprimerti e non riesci a mettere sul camp ciò che provi in settimana, un minimo di sconforto può venire.
Dobbiamo giocare con lo spirito con cui i nostri tifosi sono venuti nelle ultime trasferte. Servono attaccamento maglia, voglia di lottare, di buttarsi su tutti i palloni. Ecco: quello deve essere lo spirito con cui giocare a Piombino. Se la mettiamo solo sulla tecnica e sull’aspetto tattico potremmo avere buttare sorprese. La Solbat è forte, per svariati motivi non ha reso al meglio e con continuità, ma per potenziale, tenacia, qualità ed esperienza potrebbe essere sopra l’attuale posizione in classifica. Ha sette/otto giocatori di alto livello. Sanno che per loro la partita con la Libertas se non è l’ultima spiaggia è comunque una tappa importante per toglierci dal ‘minispettro’ dei playout e provare a tenere viva la speranza dei playoff. 
Sarà una partita nervosa che si deciderà sul filo del rasoio e che noi dobbiamo affrontare con il coltello tra i denti”.

FotoNorfo

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