La partita di sabato ci ha insegnato che per provare a competere con squadre di questo grandissimo livello tecnico, fisico e di esperienza dobbiamo alzare di molto il nostro livello di attenzione, concentrazione e comunicazione. Inoltre, dobbiamo migliora anche in attacco perché abbiamo sbagliato qualche tiro aperto che va messo e anche qualche tiro libero di troppo. Tutti i dettagli vanno alzati all’ennesima potenza, perché solo così possiamo pensare di passare da due quarti buoni a tre quarti buoni a quattro per provare a vincere qualche partita da qui alla fine della serie. 

Dal punto di vista psicologico penso e spero che questa sconfitta non abbiamo significato nulla perché sapevamo che avevamo una serie molto dura e che venivamo in casa di una squadra che qui non ha mai perso. E proprio questo deve darci la forza per darci la spensieratezza di prenderci qualche tiro in fiducia e difendere. Aver perso di 24 o di 2 non vuol dir nulla. Nei playoff ogni storia di azzera e tutte le partite partono da 0-0. È chiaro che nessuno è stato contento di aver perso gara-1 soprattutto dopo i primi due quarti di grande lucidità e di grande sacrificio. Ma questa è la legge dello sport. Cividale è stata più brava, ma ora reset e giochiamocela con umiltà. 

Nello specifico dobbiamo giocare ogni possesso, offensivo e difensivo con al leggerezza di chi non ha nulla da perdere, ma con la consapevolezza che ogni possesso può essere decisivo perché ogni minima distrazione viene punita da queste squadre. Già ci mettono la loro forza fisica, il loro talento, la loro qualità, noi dobbiamo sapere che ogni possesso – senza assilli, senza che il pallone scotti – deve essere giocato con il massimo dell’attenzione”.

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